Autostrada del mare. Ma non solo/2
L’Autostrada del Mare è, senza dubbio, un’opera di fondamentale importanza per migliorare le condizioni di mobilità verso Jesolo. Ma sarebbe un errore pensare che tale opera sia sufficiente a risolvere i problemi di viabilità in entrata nella nostra città.
L’Autostrada del Mare, come tra l’altro era nei programmi al momento del suo concepimento molti anni fa, si completa con la Circonvallazione Est, ovvero il prolungamento della bretella denominata Via Mediterraneo che collega la rotonda Tosano con la rotonda su via Roma sinistra in località Molinato. Da qui Veneto Strade, il braccio operativo della Regione, dovrebbe realizzare un nuovo tratto di strada che, attraversando i campi, arriva in via Colombo e, tramite un ponte, bypassa il canale Cavetta. Da questo punto in poi, nell’ambito di un comparto urbanistico non ancora realizzato, un privato avrebbe il compito di realizzarne la seconda parte che andrà a congiungersi con la viabilità esistente alle spalle di piazza Torino.
Il disegno della viabilità è corretto perchè ha l’obiettivo di deviare direttamente verso la di Lido Est i veicoli che hanno effettivamente quella destinazione, in maniera tale da sgravare il traffico da via Adriatico e rotonda Picchi. Tutto corretto se non fosse che questa idea è stata partorita più di un decennio fa e, nel frattempo, le condizioni sono cambiate.
Per prima cosa la Regione del Veneto in questi anni non ha mai concretamente espresso la volontà di realizzare la prima parte dell’opera, forse più per ragioni economiche che per mancanza di volontà. Sarà quindi necessario che il Comune di Jesolo inizi un’azione politica forte, a tutti i livelli, e si confronti con la Regione per richiedere la realizzazione di questo intervento.
Il secondo aspetto riguarda la realizzabilità della seconda parte dell’intervento, quella in capo ai privati. Ad oggi non ci sono concrete dimostrazioni da parte del proponente di partire con la realizzazione del comparto Terre di Mare e, di conseguenza, con il relativo beneficio pubblico ovvero il congiungimento con il canale Cavetta. Bisognerà quindi con forza verificare la disponibilità del privato e, in caso contrario, trarne le conseguenze e trovare una strada alternativa per realizzare l’opera.
L’altro grande tema è quello dell’adeguamento della viabilità da rotonda Tosano in poi. Non è un mistero, tanto che lo stesso Cipe lo ha sottolineato, che il rischio di creare un collo di bottiglia è dietro l’angolo. Per evitare ciò, dato che una parte dei flussi di traffico che transitano su Jesolo ha come destinazione Cavallino-Treporti, necessario adeguare via Roma destra. Per fare ciò è necessario che nel progetto definitivo dell’Autostrada del Mare sia tenuto conto della necessità di intervenire anche su questo tratto.
Siamo tutti consapevoli che la partita non è facile, ma è necessario che la politica jesolana si confronti per tempo su questi temi e prepari una strategia forte e che sappia guardare avanti nel tempo.