La messa in sicurezza idraulica del territorio: una priorità

Non c’è nulla di più sbagliato che continuare a costruire senza prima mettere il territorio di Jesolo in condizioni di sicurezza.

Sono convinto che pensare ad uno sviluppo sostenibile di Jesolo significhi realizzare le condizioni per cui il territorio riesca ad accogliere. Sviluppo significa pensare ad una viabilità adeguata, ad un territorio sicuro, a sottoservizi all’altezza, alla resilienza della città da un punto di vista energetico.

Ci sono zone di Jesolo che da decenni vivono e soffrono gli allagamenti in occasione delle grandi piogge. I cambiamenti climatici in atto stanno accentuando il problema e va preso atto che nei prossimi anni potrebbe essere sempre peggio.

Parliamo di aree ubicate a Jesolo Paese, come via Lega, via Botticelli, via Goldoni o via Toti. Ancora, al Lido la zona di via Aquileia e piazza Triesta e verso est via Olanda, via Rotterdam e piazza Milano. Qui alle prime avvisaglie di un temporale, le persone non dormono la notte e devono organizzarsi con pompe e paratie per evitare danni ingenti alle abitazioni. Credo sia una situazione surreale nel 2022, in una città che ha uno sviluppo edilizio imponente.

La sicurezza idraulica del territorio, di tutto il territorio, è condizione necessaria per pensare ad una città che sia vivibile per chi ci risiede 12 mesi all’anno.

Sono convinto che questa debba essere una priorità per la prossima amministrazione e sarà, nel programma di mandato di Jesolo Bene Comune e Fratelli d’Italia, un obiettivo fondamentale.

Ritengo che nel corso del mandato 2022-2027 si debba lavorare per portare presto a compimento il primo stralcio del programma di messa in sicurezza idraulica di Jesolo, a partire da quello che riguarda la zona residenziale di Jesolo 2 per la quale la prossima amministrazione dovrà arrivare a bandire l’appalto. In contemporanea sarà indispensabile procedere speditamente con la progettazione degli altri interventi e con il reperimento dei fondi economici.