Ordinanza anti-alcol: soluzione o palliativo?

Dopo il summit in Prefettura, il Sindaco Valerio Zoggia ha adottato l’ordinanza anti-alcol annunciata nei giorni scorsi.

Ecco il testo dell’Ordinanza n° 9/2021
Cerco di proporre qualche riflessione sul tema.
  • In linea di massimo concordo con l’introduzione di un divieto di consumo di bevande alcoliche in luogo pubblico. Sicuramente questa ordinanza è migliore di quella, folle, dello scorso anno.
  • Possiamo firmare tutte le ordinanze del mondo, anche chiudere tutti i locali, ma il problema in buona parte rimarrebbe. Il problema sta in questi gruppi di ragazzi, giovanissimi ma non solo, che non si ubriacano seduti nei locali, ma si spaccano autonomamente a partire dalle prime ore del giorno e del pomeriggio e che si riversano nelle vie e nelle piazze. Contro questi, l’ordinanza non può far nulla. Qui entra in gioco lo Stato che deve garantire la presenza di adeguati presidi di sicurezza nelle zone calde e nelle ore adeguate. Abbiamo colto una piccolissima parte del problema, ma se non andiamo al cuore della questione questa ordinanza sarà del tutto inutile.
  • Esiste un ulteriore problema: la tutela della proprietà privata. Sono stato contattato da numerosi esercenti, non solo di piazza Mazzini, che lamentano vandalismi durante la notte nelle terrazze chiuse: anche qui è necessaria la presenza delle forze dell’ordine.
  • Jesolo ha investito 240.000 € in video sorveglianza in piazza Mazzini su richiesta della Questura. Ora è giusto che richieda adeguate risorse di polizia.
  • Lo spaccio è un grave fenomeno di delinquenza e di degrado che contribuisce al problema. Tolleranza zero, vorrei ordinanze anche per questo.
  • Chiamatelo daspo o foglio di via o come volete, ma se ti becco fare una rissa a Jesolo non sei più gradito qui.
  • L’ordinanza vale in tutto il territorio di Jesolo e punisce anche attività non direttamente coinvolte nel problema. Faccio un banalissimo esempio. Un padre di famiglia alle 18 di venerdì non può prendere uno spritz in bicchiere di plastica da bere sotto l’ombrellone in Pineta. Siamo all’assurdo. Su questo l’ordinanza credo vada rivista.
  • Ho proposto al Sindaco di mettere in campo una forte campagna comunicativa, che coinvolga i locali, per far passare il messaggio che il divertimento a Jesolo lo vogliamo, ma sano, responsabile e divertente.